Malassorbimento intestinale: diagnosi e cura

La sindrome da malassorbimento intestinale è una condizione patologica che può essere generale o localizzata e quindi avere conseguenze più o meno serie sulla salute generale dell’organismo. Nell’intestino, infatti, si completa il processo digestivo e le sostanze nutritive derivanti dai cibi entrano nel sangue attraverso i villi intestinali e possono essere trasportate a tutti gli organi e i tessuti del corpo.

Il malassorbimento, spesso associato a mal-digestione, può essere:

  • Selettivo (relativo ad un solo nutriente, come nell’intolleranza al lattosio);
  • Parziale (relativo ad una parte più o meno ampia di nutrienti)
  • Totale ( tipico del morbo celiaco e delle altre malattie o condizioni che danneggiano la mucosa dell’intestino tenue).

Diagnosi di malassorbimento

In relazione all’osservazione dei sintomi e dell’anamnesi individuale il medico prescrive le indagini diagnostiche più appropriate. Tra queste risulta efficace, innovativa e non invasiva, che permette di evidenziare alterazioni anatomiche dei vari tratti del tubo digerente e delle vie biliari e dell’intestino, l’esame con la videocapsula. Il paziente, in seguito ad un digiuno di 8 ore, verrà invitato ad ingerire una capsula con un sorso d’acqua. Si procede quindi con la registrazione video di tutto il tratto gastrointestinale del paziente.

L’esame con la videocapsula non è indicato in pazienti con patologie occlusive dell’intestino per i quali si procederà con gli esami strumentali “standard” (gastroscopia, colonscopia, TAC, colonscopia virtuale).

Cure e trattamenti

Cure e trattamenti dipendono, ovviamente, dalle cause responsabili di malassorbimento. Possono essere richieste specifiche integrazioni alimentari per colmare deficit nutrizionali, che nei casi più gravi andranno eseguite per via venosa(parliamo di nutrizione parenterale); in presenza di deficit enzimatici può essere utile il supplemento di enzimi digestivi animali o vegetali; diete di esclusione possono essere utili in presenza di intolleranze alimentari e celiachia (evitando, ad esempio, gli alimenti che contengono glutine); l’uso di antibiotici da un lato e probiotici dall’altro può essere utile per ripristinare il normale equilibrio della flora batterica intestinale nelle sindromi da malassorbimento dovute o associate a disbiosi.